L’IMPRESARIO DELLE SMIRNE

di C. Goldoni


La commedia è una divertente messa in scena del mondo teatrale visto da dietro le quinte. Vizi e meschinità di attori e cantanti sono qui impietosamente messi a nudo da uno scrittore che li conosceva molto bene, per essere innanzitutto uomo di teatro.

Nella Venezia settecentesca un gruppo di cantanti, uomini e donne, vogliono farsi scritturare, cercando di prevalere l’uno sull’altro senza esclusione di colpi, da un impresario turco, che vuole ospitare l’opera italiana nelle Smirne.

Molti sono i personaggi pittoreschi: la cantante fiorentina Lucrezia, affascinante e capace di tutte le astuzie del bel sesso; le due litiganti Tognina e Annina, che danno vita a duetti comici spassosi; il soprano Carluccio, effeminato ed astioso; Pasqualino, succube delle donne; il Conte Lasca, moderno manager, abile nel “proteggere” in cambio di favori immediati; il turco Alì dall’opulenza esotica, inarrivabile dispensatore di assurde speranze... Tutti ci danno un curioso accostamento fra teatro e vita, pienamente goldoniano ma anche moderno e sempre vivo.

La regia, ambientando la commedia in un metafisico e metatemporale circo, ha voluto mescolare diversi generi di rappresentazione in un’unica forma di spettacolo, uniti da un filo che ci conduce dal passato al presente nel gioco allegro ed esasperato del grande teatro goldoniano.